Imparare a massaggiare il neonato significa ascoltarlo, proteggerlo, attivare un dialogo affettivo, cogliere l'importanza del legame di attaccamento, rispondere al suo bisogno di amore, stimolarne la crescita e promuoverne la salute.
I genitori che praticano il massaggio infantile possono utilizzarlo per comprendere i messaggi non sempre chiari dei loro bimbi e approfondire e riequilibrare la relazione genitori-figli.
Questo tipo di massaggio si rivela di fondamentale importanza principalmente nel primo anno dopo la nascita del bambino, che proprio dal toccare e dall'essere toccato riceve tutta una serie di informazioni che lo guidano nello sviluppo della sua personalità.
Nel bambino cure fisiche e cure psicologiche sono strettamente collegate: le cure che il bambino riceve, per quanto sembrino riguardare unicamente i suoi bisogni fisici, in realtà appagano anche bisogni psico-affettivi del neonato.
Quando praticare il massaggio
Il massaggio infantile si può praticare sin dal primo mese di vita del bimbo e può proseguire per tutta la vita, se viene utilizzato in situazioni delicate, consente un contatto positivo e rassicurante, fa nascere nel bambino un sentimento di forza e una maggiore fiducia nel Sé e nella realtà circostante.
Inoltre nei bimbi piccoli, il massaggio viene utilizzato: per alleviare le coliche e disturbi delle vie respiratorie, per instaurare una relazione più profonda tra bimbo e genitori, anche laddove non sia possibile l’allattamento al seno, per aiutare il piccolo a prendere coscienza del suo corpo.
Durante il massaggio il genitore comunica anche con lo sguardo, con la voce e dovrebbe essere portatore di un messaggio d’amore che viene recepito intimamente e profondamente dal piccolo.
Il tipo di massaggio varia a seconda delle età infantile:
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