domenica 18 gennaio 2009

IL PASSAGGIO AL VASINO

Il passaggio dal pannolino al vasino è una fase importante della crescita, una tappa fondamentale che va affrontata passo per passo.

Per un bambino di poco più di due anni è un salto verso il mondo degli adulti, una responsabilità verso la quale si sente insicuro e impreparato. Gli viene chiesto di riconoscere e controllare gli stimoli della cacca e della pipì, e di lasciare il gioco per andare sul vasino e fare lì i propri bisogni: è una novità che richiede il suo impegno e una consapevolezza che ancora non sa di avere.

E’ però anche un momento di orgoglio, il fatto di non avere più l’ingombro del pannolino ma di portare le mutandine come mamma e papà, rendono il piccolo tutto fiero e gongolante; proprio su questo è utile far leva per convincerlo ad affrontare il distacco nel modo migliore.

Non c’è una regola valida per tutti, ma in genere quando riesce a mettere insieme frasi di senso compiuto, sa eseguire semplici comandi, si alza e si siede da solo, fa le scale appoggiandosi al corrimano, sa abbassarsi i pantaloni da solo, lascia il pannolino asciutto per qualche ora e dimostra di accorgersi quando fa la cacca o la pipì, si può pensare che sia pronto alla "prova".

Mettete il vasino nel luogo che preferisce, dove sia facilmente raggiungibile. Per i primi giorni accompagnatelo voi ogni 20/30 minuti, anche se dice che non deve fare pipì, e lasciatelo seduto per qualche minuto. Poi pian piano allungate il tempo tra una "seduta" e l’altra, finchè non vedete che è pronto ad andarci da solo quando sente lo stimolo.

Per un bambino, vedere la propria cacca e pipì nel vasino è motivo di grande orgoglio: esibitevi in lodi sperticate ad ogni successo, e parlatene in tono entusiasta col papà, i nonni, i fratelli… eventualmente potete prevedere un piccolo premio al raggiungimento dell’obiettivo, per gratificare il suo impegno.

Ovviamente non mancheranno gli incidenti, ci saranno volte in cui non arriva al vasino in tempo e altre che, magari preso dal gioco, si dimentica di non avere il pannolino. Non fateglielo pesare, non rimproveratelo, altrimenti rischiate che veda tutta la faccenda come un problema e si blocchi rifiutando di usare il vasino, o trattenendo la pipì finchè non gli rimettete il pannolino. Semplicemente, fateglielo notare con un "non importa, la prossima volta che ti scappa dillo alla mamma che andiamo di corsa".

In questa fase iniziale è consigliabile rimettere il pannolino la notte e durante il riposino pomeridiano: quando il bambino avrà acquisito il pieno controllo delle sue funzioni corporali da sveglio, si potrà decidere di lasciarlo "in mutande" anche quando dorme, magari con una traversa impermeabile nel letto per un po’.

Se dopo qualche giorno vi tovate ancora alle prese con le pipi' nei pantaloni forse è il caso di riprovarci più avanti. Insistere è controproducente, ma se il bambino non sembra completamente estraneo e disinteressato alla faccenda vasino ma solo più di difficoltà.

Come sempre con i bambini, l’importante è vivere i cambiamenti come qualcosa di positivo ed entusiasmante e non come un passo che genera ansie e preoccupazioni. Ogni bimbo ha i suoi tempi, e saperli comprendere ed accettare è fondamentale per rendere ogni piccolo progresso nella crescita un momento da ricordare con gioia.

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